La disdetta del contratto di locazione permette di recedere da un contratto d'affitto. Nel corso di una locazione può succedere che cambino sia le esigenze dell'inquilino sia quelle del proprietario e i motivi possono essere molti, dal trasferimento di lavoro alle mutate esigenze famigliari. Ecco quindi che la disdetta assume una grande importanza e bisogna sapere come ed entro quali termini inviarla per non avere sorpresi ed arrivare serenamente alla risoluzione del contratto d'affitto.
La risoluzione del contratto di locazione può avvenire secondo tre modalità principali:
Disdetta contratto di locazione da parte del conduttore
In questo caso, la disdetta del contratto di locazione viene inviata dal conduttore che, in qualsiasi tipologia contrattuale, ha la facoltà di recedere dal contratto in qualsiasi momento. Il conduttore può infatti avvalersi della clausola di recesso inserita nel contratto, dandone comunicazione al locatore nel rispetto dei termini di preavviso che devono essere espressamente indicati nel contratto.
L'inquilino che vuole recedere dal contratto di affitto in via anticipata rispetto alla naturale scadenza, dovrà notificarlo entro i termini di preavviso riportati nel contratto, inviando al locatario disdetta cartacea tramite raccomandata con ricevuta di ritorno oppure tramite Posta Elettronica Certificata o fax.
La disdetta dovrà contenere, oltre alla comunicazione di recesso, i dati anagrafici dell'inquilino, gli estremi del contratto di locazione altre ai relativi dati di registrazione e i tempi entro i quali l'immobile verrà reso al proprietario Naturalmente le tempistiche di liberazione dell'immobile dovranno rispettare il preavviso.
Disdetta contratto di locazione da parte del locatore
La disdetta del contratto può essere inviata anche dal locatore perché anche quest'ultimo ha facoltà di recedere dal contratto. In questo caso, solitamente, il proprietario dell'immobile non ha la facoltà di dare disdetta anticipata ma il suo recesso è vincolato alla scadenza naturale del contratto.
La disdetta di finita locazione dovrà essere notificata dal proprietario all'altra parte, quindi all'inquilino, in forma scritta ed entro il preavviso contrattuale. La raccomandata, PEC o fax dovranno contenere i dati anagrafici del locatore, gli estremi contrattuali con i dati di registrazione e l'indicazione della scadenza alla quale si riferisce la disdetta.
Il locatore ha anche la facoltà di recedere dal contratto per abitare egli stesso l'immobile locato ma può farlo soltanto in corrispondenza della prima scadenza contrattuale, motivando i motivi del recesso.
In corrispondenza della prima scadenza contrattuale la legge prevede per il locatore la facoltà di recesso soltanto nei seguenti casi:
La risoluzione consensuale di un contratto di locazione
Il contratto di locazione, essendo un accordo tra locatario e conduttore, stabilisce le condizioni del rapporto locativo e, come ogni contratto, anche la locazione può essere terminata con la risoluzione consensuale. In tal caso le parti decidono, di comune accordo, di interrompere la locazione. Quando c'è la necessità dià di interrompere il contratto, indipendentemente dal fatto di essere il conduttore o il locatore, la prima cosa da fare è proporre all'altra parte la risoluzione consensuale perché, in caso di accordo, la procedura e la più semplice ma se l'accordo tra le parti non si trova è comunque possibile ricorrere alla disdetta del contratto di locazione.