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Impugnare una donazione

È possibile impugnare una donazione? Quali sono i casi previsti dalla legge per revocare o ridurre una donazione e quali sono i termini da rispettare? Vediamo come funzionano la revoca e la riduzione di una donazione e chi può richiederle.

Che cos'è la donazione

La donazione è un atto con il quale un determinato soggetto trasferisce a titolo gratuito un bene o una somma di denaro ad un soggetto terzo. Un atto di donazione non può essere annullato ma, in alcuni casi, può essere impugnato con un'azione di riduzione o con un'azione revocatoria.

L'azione di riduzione della donazione

L'azione di riduzione consiste nella riduzione dell'entità della donazione. L'azione di riduzione di donazione spetta agli eredi legittimi o ai loro aventi causa nel caso in cui il de cuius, ancora in vita, nel donare una parte del proprio patrimonio abbia leso le quote di legittima, e quindi abbia donato ad un terzo una parte del patrimonio spettante invece agli altri eredi. Il de cuius può infatti disporre liberamente della sola parte del proprio patrimonio che eccede le quote di legittima, nel rispetto di quanto spetta per legge ai legittimari. Capita però che le donazioni vengano concesse a soggetti non legittimari e che superino la quota di cui il de cuius avrebbe potuto disporre liberamente: in questo caso i legittimari potranno quindi richiedere che la donazione venga ridotta fino al raggiungimento della quota di la quale il de cuius avrebbe potuto disporre liberamente.

L'azione revocatoria della donazione

La donazione può essere impugnata anche attraverso l'azione revocatoria, detta anche azione pauliana. Questa azione può essere intrapresa da eventuali creditori del donante. Nel caso in cui un soggetto ceda i propri beni in donazione ad un soggetto terzo per liberarsi di creditori, questi potranno richiedere l'inefficacia della donazione tramite l'azione revocatoria. Le condizione per poterla avviare sono due:

  • che il donante ricorra alla donazione consapevole di provocare un pregiudizio al creditore
  • che alla donazione consegua un effettivo danno economico per il creditore

L'azione revocatoria può essere intrapresa anche per una donazione antecedente all'insorgenza del debito, a patto che possa essere dimostrato che il trasferimento dei beni sia stato coscientemente compiuto per evitare al creditore di aggredire i beni del donante.

Il termine di prescrizione per l'azione revocatoria è di 5 anni.

La revoca della donazione

La revoca di una donazione è una possibilità che la legge ammette soltanto nei casi di indegnità o ingratitudine del donatario oppure per sopravvenienza di figli ignoti al momento della stipula dell'atto di donazione.

La donazione può essere impugnata?

La donazione è un atto di liberalità irrevocabile, ma in determinate situazioni la legge prevede la possibilità di impugnazione.

La donazione può essere impugnata quando:

  • sia stata ottenuta dal donatario tramite violenza fisica o psichica sul donante
  • il donante l'abbia compiuta per errore, per esempio in base a una presunta paternità che in seguito risulti non vera
  • se il donatario ha ricevuto la donazione tramite un comportamento doloso
  • in caso di incapacità di intendere e di volere del donante al momento della stipula dell'atto
  • per nullità, nel caso in cui la donazione sia stata stipulata senza rispettare le forme prescritte per legge.

 

Quali sono i termini per impugnare la donazione?

Una donazione può essere impugnata entro 5 anni dalla stipula dell'atto, salvo nullità della forma che, invece, non è soggetta a prescrizione.

I termini per poter esercitare un'azione di riduzione sono invece di 10 anni dall'apertura della successione.

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