La Relazione Tecnica Integrata è un documento richiesto dai notai del territorio bolognese e in alcune città d'Italia al momento di una compravendita immobiliare. Il suo nome completo è Relazione di Conformità Urbanistica e Conformità Catastale dell'unità immobiliare, o del fabbricato.
In questo articolo l'architetto Barbara Vecchi ci spiegherà tutto quello che c'è da sapere sulla Relazione Tecnica Integrata.
La Relazione Tecnica Integrata è un testo che contiene l'attestazione di conformità catastale dell'unità immobiliare o del fabbricato oggetto di compravendita e ne riferisce in modo dettagliato e oggettivo la situazione urbanistico-edilizia, in seguito alla raccolta di documentazione riguardante:
La relazione tecnica integrata può essere completata con ulteriori indagini, su specifica richiesta. Per esempio, può essere chiesto al tecnico di verificare la presenza di vincoli, di reperire specifica documentazione non presente negli archivi del catasto o del comune di appartenenza, oppure può essere estesa a parti più ampie, ad esempio a zone condominiali o comuni.
Un bene oggetto di trasferimento di proprietà deve essere per legge in regola con il catasto e lo studio della situazione urbanistico-edilizia permette di capire se vi sono irregolarità che, nei casi più gravi, possono configurarsi come abusi edilizi.
La Relazione Tecnica Integrata permette di valutare il "livello di regolarità" di un bene prima della sua compravendita. E' quindi una fotografia che permette:
La Relazione Tecnica Integrata viene redatta da un professionista, con regolare iscrizione ad un ordine o collegio di area tecnica, con la finalità di valutare il "livello di regolarità" del bene prima del suo trasferimento.
Il professionista deve essere incaricato dalla proprietà per poter acquisire tutta la documentazione utile presso gli enti preposti ed effettuare un sopralluogo per effettuare le necessarie verifiche. Si tratta, a tutti gli effetti, di un incarico professionale ed il costo viene valutato da ogni professionista in base alla complessità dell'incarico.
Già dal 1° Luglio 2010 la legge n. 122 prevedeva che tutti gli atti e le scritture private di trasferimento immobiliare contenessero "oltre all'identificazione catastale, il riferimento alle planimetrie depositate in catasto e la dichiarazione, resa in atti dagli intestatari, della conformità allo stato di fatto dei dati catastali e delle planimetrie..." e che tale dichiarazione potesse essere sostituita da "un'attestazione di conformità rilasciata da un tecnico abilitato alla presentazione degli atti di aggiornamento catastale".
Il 20 Marzo 2017 il Consiglio Notarile di Bologna ha deliberato che a partire dal 1 Settembre 2017 tutti gli atti relativi a trasferimenti immobiliari devono essere preceduti da una ricognizione tecnica, chiedendo all'Ordine degli Architetti e degli Ingegneri e al Collegio dei Geometri Geometri di costruire un protocollo di intesa per concepire una procedura unica e condivisa. Il 12 Luglio 2017 viene sottoscritto il protocollo di intesa per l'ufficializzazione della Relazione di Conformità Urbanistica e Conformità Catastale nelle compravendite immobiliari che, di fatto, è sempre richiesta nella provincia di Bologna.
Ecco un fac-simile di Relazione Tecnica Integrata.
Architetto Barbara Vecchi
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