Il 2022 è stato un anno di forti scosse per il mercato immobiliare italiano dovute, soprattutto, all'incertezza legata all'impennata dell'inflazione e alla guerra in Ucraina. E il 2023? Che cosa ci riserverà?
2023 senza crisi per l'immobiliare italianoL'andamento del mercato immobiliare nel 2023 probabilmente rallenterà, seguendo il trend già iniziato nella seconda metà del 2022. Con questo non ci si aspetta una vera e propria crisi immobiliare perché nonostante l'aumento dei mutui i tassi di interesse sono ancora a livelli accettabili rispetto agli anni passati. I minimi storici raggiunti nel corso degli ultimi anni sono sicuramente cosa diversa ma rappresentano un'eccezione che non poteva durare nel tempo. L'andamento dell'inflazione probabilmente confermerà gli immobili come bene rifugio e porterà ad un appiattimento della curva dei prezzi. Il 2020 e 2021 sono stati anni con un fortissimo dinamismo ma il 2023 è un anno che si apre con molte più incognite date dalla situazione geopolitica energetica e inflattiva mondiale. Il fattore che inciderà più degli altri sull'andamento del mercato immobiliare sarà l'andamento dei tassi di interesse sui mutui anche se, al momento, questo non ha inciso sulle compravendite immobiliari. L'aumento dei tassi, infatti, non ha ancora superato i livelli di guardia che possano generare allarmismo tra investitori e potenziali acquirenti ma è chiaro che un'ulteriore impennata dell'inflazione spingerebbe la BCE ad aumentare ancora i tassi e potrebbe determinare una contrazione della domanda di acquisto. Il 2023 continuerà a vedere acquirenti in cerca di abitazioni più grandi, come conseguenza del periodo di Covid e dello smartworking, più performanti ed ecosostenibili a livello energetico e più tecnologiche.